Quindi forse molti di voi potrebbero dire: i cocktail di Latteria Garbatella non sono di certo una novità! Latteria Garbatella nasce come cocktail bar… mica vorranno far passare anche questa come la notizia del secolo…?!
In effetti no. Non vogliamo farla passare come la notizia del secolo. Anche perché, diciamo la verità: dei cocktail di Latteria Garbatella non ne parlano solo amici e clienti che ci conoscono, ma svariati portali sul web. Basti pensare a cosa ha scritto di noi Funweek Roma, o alle diverse menzioni da parte di Puntarella Rossa o The WalkMan, solo per citarne alcuni.
In cosa sta la novità, quindi? Nell’approccio, amici. Nell’approccio. Sì, perché come vi abbiamo detto nel nostro ultimo articolo, il concetto al quale abbiamo votato questo 2018 è la consapevolezza del consumo. Ed è per questo che vogliamo raccontarvi la storia dei cocktail di Latteria Garbatella: perché chiunque arrivi da noi e ordini da bere sia già a conoscenza del lavoro e dell’idea che è alla base del nostro servizio.
Bere consapevolmente: non solo una pubblicità progresso
Di certo Latteria Garbatella non è diventata il Ministero della Salute: non vi diremo mai “bevi responsabile” o “se bevi non guidi”. Queste sono regole di buon senso, che ci auguriamo tutti i nostri amici e clienti siano in grado di comprendere e mettere in pratica senza bisogno di grilli parlanti vari (che, tra l’altro, fanno sempre una brutta fine).
Quando usiamo l’espressione “bere consapevolmente”, intendiamo piuttosto un concetto legato all’esperienza del gusto che Latteria Garbatella vuole proporre. “Consapevolmente” per noi vuol dire infatti “in modo equilibrato”: non si può bere Margarita tutto il giorno… ma di certo si può pasteggiare tanto con un superalcolico, quanto con il tè! Perché il consumo ponderato di ognuna di queste bevande può donare benefici.
Quello che proponiamo è quindi un servizio che consenta ad amici e clienti di affidarsi ai nostri consigli, per provare un’esperienza del gusto diversa rispetto a quello che in genere viene proposta dalla maggioranza dei locali di Roma. Non è detto che alle 16.00 si beva tè, alle 18.00 Spritz, alle 20.30 vino e dalle 22.00 via con i superalcolici. Da noi non funziona così.
Consumo consapevole: il concept 2018 di Latteria Garbatella
Il nostro menù food è infatti strettamente connesso alla nostra drink list e al nostro menù tea: per ogni portata, siamo in grado di consigliare tanto un tè quanto una proposta alcolica, ognuna adatta al momento della giornata nel quale ci si trova. Chi ha detto, per esempio, che non si possa bere un superalcolico durante il brunch domenicale di Latteria Garbatella? Nei paesi anglosassoni il Bloody Mary è considerato il cocktail della domenica, pensate un po’!
È a questo che ci riferiamo quando parliamo di consumo consapevole: attraverso il Blog di Latteria Garbatella vogliamo rendere chiari i nostri capisaldi, ma al contempo sfatare miti e leggende che gravitano intorno al mondo del food & beverage, e che spesso ne arginano le infinite potenzialità.
Come abbiamo fatto nei nostri precedenti articoli per il tè, lasciamo che a parlarvi dei cocktail di Latteria Garbatella sia la persona che più se ne intende da noi: il nostro Bar Manager, Flavio Wijesinghe. Sarà lui ad accompagnarci alla scoperta dell’idea nascosta dietro ognuno dei cocktail della nostra drink list.
Vai Flavio, iniziaci al misterioso mondo dei cocktail… ma soprattutto spiegaci come fanno le tue creazioni alcoliche ad inserirsi così bene all’interno delle proposte food and tea di Latteria Garbatella!
Flavio Wijesinghe e Latteria Garbatella presentano: i cocktail
Hello everyone! Sono Flavio Wijesinghe e I’m glad di presentarvi il concept che rappresenta il fondamento della nostra drink list.
Scusate, ogni tanto nel discorso mi capita di inserire parole ed espressioni in inglese… ma che ci volete fare? Quando si è Bartender e si vive per tanti anni a Londra e in giro per il mondo, lo shift linguistico è all’ordine del giorno!
È per questo che prima di iniziare a raccontarvi la storia dei cocktail di Latteria Garbatella mi piacerebbe condividere con voi alcuni (pochissimi, I promise) termini tecnici del mondo della miscelazione. Sarà più semplice per voi seguirmi nei miei English slip-up dei prossimi articoli, e per me più comodo utilizzare parole di uso comune nel gergo.
Ready, steady, go!
I cocktail: mini glossario per capirci qualcosa
- Dash: goccia.
- Mix and pour: tecnica in cui gli ingredienti vengono versati e shakerati senza ghiaccio.
- Mixing glass: bicchiere in vetro utilizzato per la preparazione di drink che vanno solo leggermente mescolati.
- Neat: azione del versare un singolo prodotto in un bicchiere.
- On the rocks: con ghiaccio.
- Peel: buccia.
- Texture: consistenza.
- Tumbler: bicchiere cilindrico leggermente squadrato. A seconda della dimensione, il tumbler può essere chiamato: Medio o Collins; Alto o Highball; Basso, Rocks glass, Lowball o Old Fashioned.
- Twist on Classic: variazione sul tema, vale a dire personalizzare una ricetta standard di un drink, innovandola.
- Shake and pour: tecnica con la quale gli ingredienti vengono versati nell’apposito bicchiere, mescolati nello shaker e versati nuovamente nel bicchiere.
- Shake and strain: tecnica utilizzata per mescolare tramite shaker gli ingredienti, che vengono poi filtrati (strain, appunto) nell’apposito bicchiere trattenendo il ghiaccio.
- Shaker: strumento utilizzato per miscelare gli ingredienti nella preparazione di cocktail attraverso lo scuotimento (dall’inglese to shake, scuotere) dello strumento stesso.
- Stir and strain: tecnica con la quale gli ingredienti vengono mescolati delicatamente tramite l’aiuto di uno stirrer, per poi essere filtrati nel bicchiere trattenendo il ghiaccio all’interno del mixing glass.
- Stirrer: cucchiaio da bar costituito da una bacchetta in acciaio o plastica con l’estremità terminante a bulbo o in una palettina.
I cocktail di Latteria Garbatella: balance and taste
Ora che abbiamo aperto il nostro starter pack linguistico, possiamo addentrarci nella spiegazione dei cocktail di Latteria Garbatella. Il presupposto dal quale partire è uno solo: in Latteria proponiamo solo bevande easy to make, easy to drink. La nostra non è una scelta “di comodo”: semplice da fare, non vuol dire assolutamente che possano farlo tutti.
Il concept alla base delle nostre preparazioni è infatti legato al rispetto per i sapori: tutti i cocktail che proponiamo sono bilanciati dal punto di vista organolettico, con particolare riguardo nei confronti del gusto e del bilanciamento di colori e odori.
Non stupisce quindi che la nostra ricerca si sia focalizzata sui tre filoni fondamentali della miscelazione internazionale: whiskey, rum, gin. Questi tre spirit ci consentono infatti di rendere la drink list completa dal punto di vista dei sapori, ma soprattutto adatta a qualsiasi tipo di abbinamento.
Continuate a leggerci, per scoprire cosa c’è dietro la scelta di chiamare Whiskey Berber uno dei nostri migliori drink, o perché abbiamo introdotto un tè affumicato, lo Smokey Lapsang, nel nostro Smoked Grain.
Stay tuned mate: avremo molto di cui parlare! E se proprio non riuscite ad aspettare… vi aspetto in Latteria!
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